Nel febbraio di quest’anno il circolo “Il Babylon” di Cagliari dedicato agli scambisti è stato incendiato da ignoti che si sono introdotti verso mezzanotte nel locale, in un giorno di chiusura. Il locale è di proprietà di un allevatore cagliaritano e non era coperto da assicurazioni per danni causati da incendi.
II fenomeno dello scambio di coppie sembrerebbe in aumento da quanto emerge in chat e forum su internet, sebbene tuttora socialmente non accettato da larghi strati della popolazione.
L’incremento del fenomeno si rileva anche dal numero di clienti che si rivolgono a questo proposito allo psico-sessuologo.
Da un lato un cambiamento culturale in corso nella sfera della sessualità tende a incoraggiare il superamento di “tabù” sessuali (ad esempio il tradimento), considerati il retaggio di un’anacronistica visione religiosa della coppia in un mondo sempre più laico; dal punto di vista psicologico tuttavia la trasgressione in sé non risulta solitamente un facile e felice rinnovamento personale e di coppia.
I numerosi pazienti che raccontano di aver messo in atto lo scambio di coppia per dare nuovi stimoli al loro rapporto (uno dei partner, di solito il maschio, non riesce più a tornare indietro a differenza della donna che vorrebbe sottrarsi) mostrano di dibattersi tra difficoltà di comunicazione e crisi vera e propria di cui inizialmente sono entrambi poco consapevoli. Spesso emergono dinamiche narcisistiche: una visione egocentrica della sessualità percepita come luogo dove soddisfare il proprio impulso, con l’altro ridotto a mera comparsa a cui far recitare la parte desiderata.
Altri manifestano dinamiche perverse (voyeurismo, esibizionismo, sado-masochismo). L’incontro con la totalità dell’altro è negata. Le profonde emozioni vissute, inscindibili dal rapporto fisico, espressione della massima intimità emotivo-affettiva possibile, non sono riconosciute o vengono rimosse (tranne l’eccitazione) senza per questo annullarne la loro azione a lungo termine. Con un malessere non ben definibile che provoca tensioni sempre crescenti in chi è meno difeso nella sfera emotiva.
Gabriella Gatto
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